La chiesa di S. Giovanni Battista a Matera

Chiesa S.Giovanni-Matera

Storia

Un tempo la chiesa di S. Giovanni Battista a Matera si chiamava S. Maria Nuova o “ai Foggiali“. In effetti siamo sul luogo dove si trovavano i foggiali o fogge (da cui deriva il toponimo della città di Foggia). Si tratta di profonde fosse scavate nel tufo e utilizzate per conservare il grano e i cereali. I Benedettini vollero edificare il tempio all’inizio del XIII; forse artisti orientali al seguito di Federico II lo realizzarono.

In seguito si realizzò il convento ed entrambi, nel 1230, furono ceduti alle suore dell’ordine di S. Agostino provenienti da S. Giovanni d’Acri, in Palestina.

La chiesa di S.Giovanni Battista a Matera

Le religiose, arrivate a Matera nel 1198, abitarono all’inizio il convento rupestre della Madonna delle Virtù. Ma alla fine del XV le frequenti incursioni dei Turchi in Terra d’Otranto le indussero ad abbandonare il convento di S.Maria la Nuova (in quanto al di fuori delle mura di cinta) e a trasferirsi in un monastero nei pressi della Cattedrale.

La chiesa di S.Giovanni Battista a Matera: Architettura

La sua architettura fonde varie influenza stilistiche: la pianta a croce greca, le volte a crociera tipicamente romaniche, gli archi ad ogiva gotici, i portali d’influenza araba (in origine aveva 3 cupolette orientaleggianti). La facciata originaria della chiesa, oggi murata, è inglobata nel giardino dell’ ex convento (già ospedale). Al tempio si accede attraverso un portale laterale decorato con motivi floreali. La decorazione dell’architrave presenta dei melograni, sei piccole teste e tre fiori (la stessa decorazione della “porta dei leoni” della cattedrale): il significato religioso si mescola con contenuti apotropaici (mirano cioè ad allontanare le influenze negative).

Portale chiesa S.Giovanni Battista - Matera

Essa presenta pianta a croce greca con 3 navate di cui quella centrale è ben più alta delle due laterali. Le 8 colonne cruciformi posseggono magnifici capitelli tutti differenti. Delle mensole sostenevano un ballatoio che correva tutt’attorno e che permetteva di raggiungere un balcone fiancheggiato da 2 elefanti di gusto orientale; da qui in età medievale i religiosi benedicevano e annunciavano il prezzo del grano conservato nelle fogge. Una curiosità: sulla base di una colonnina fu incisa la data del 29 Dicembre 1514, giorno dell’assassinio del feudatario di Matera Giancarlo Tramontano.

 

Angelo Traverso, Guida turistica Matera: cell. 3282593030